Translate

martedì 9 ottobre 2012

Non sei tu, è Carrie. Girls.



In Italia sbarca solo questa settimana - mercoledì, su MTV. Tuttavia, a meno che non siate uomini, di Girls avrete già sentito e letto di tutto.
Breve sintesi? Serie tv al femminile, definita dai più l'anti-Sex and the City. Scritta, diretta e interpretata da Lena Dunham. E su quest'ultimo punto poi ci torniamo.

Ora. Quando una serie mi viene presentata come "l'anti-Sex and the City", io per logica mi aspetto una bella serie.
Una serie che NON abbia per protagoniste quattro donne che farebbero diventare ogni lesbica etero e ogni uomo gay.
E una serie dove il sesso libertino NON sia urlato al mondo come unica prova tangibile dell'indipendenza femminile.
Ecco, dopo aver guardato la prima stagione di Girls, mi rendo conto del mio errore.
Quello che intendevano quei trafiletti apparsi di recente su ogni rivista femminile era, evidentemente: la protagonista di Girls si veste come si vestirebbe Carrie Bradshow se improvvisamente perdesse la vista. E ha un peso corporeo pari a quello di Samantha, Charlotte e Miranda messe insieme.
Pertanto, si, in tal senso mi trovo d'accordo: Girls è assolutamente agli antipodi rispetto a Sex and the City. E lo fa rimpiangere anche a chi, come me, Sex and the City non l'ha mai sopportato.

Questa nuova e indispensabile serie ci insegna un'importante lezione: non c'è mai limite al peggio, quando si parla di donne a New York. Non capisco se sia la grande mela a ridurre ogni essere dotato di vagina in un inutile e fastidioso insieme di blablabla, o se è solo quel tipo di esemplari femminili a trasferirsi lì. Fatto sta che niente, se cercate un'amica, una fidanzata, o anche solo una compagna di scopate, state lontani da New York.
O a quanto pare verrete travolti da drammi esistenziali/sessuali/lavorativi/sentimentali, con cui donne dalla personalità pari a quella della lattuga scondita tentano di smuovere un po' le acque delle loro vite stagnanti.

Poi, una nota a parte la merita la brillante mente che ha dato la luce a Girls. Che si, ok: ‘sta Lena Dunham avrà pure 26 anni, tanto di cappello. Ma il suo vero talento è stato quello di convincere la gente che la sua serie meritava una chance. Su quello, chapeau: è una venditrice nata, se ha convinto qualcuno a produrre Girls potrebbe riuscire anche a trasformarmi in testimone di Geova bussando alla mia porta di domenica mattina.
Quello che io mi chiedo è: dopo un simile successo, c’era davvero bisogno che questa donna ci mostrasse il suo topless in circa un terzo delle puntate? No, perché vi avviso: la Dunham è anche la protagonista di Girls, e ricopre l’ambito ruolo di personaggio più odioso nonché più disinibito. Una combo che, fidatevi, riscontrata in una donna che non sia Megan Fox può avere risultati agghiaccianti sulla vostra vita sessuale. Ma Lena è sveglia, dicono. Per cui, chi lo sa: magari Girls altro non è che un lunghissimo viral per i Durex ritardanti.

3 commenti:

  1. Esco dal lurkaggio solo per dire "MWA XD": ho deciso di non provare nemmeno a vedere questo telefilm dove che tutte le volte che mi è finita la sua trama sotto gli occhi, si parlava quasi solo del fatto che le protagoniste fossero brutte e venissero mostrate "le brutture di questo mondo per le ventisienni odierne e blablabla".

    Non ho mai capito perché secondo certi umani il fatto che un'essere di sesso femminile sia brutto, debba essere automaticamente un pregio X'D E sinceramente mi bastano le lamentele palloccorose che becco randommicamente su blog sparsi (da cui quasi automaticamente fuggo), un tf che le ripeta a manetta non lo voglio vedere x.x


    Chiedo perdono per un commento "così" come primo, però per l'appunto trovare un post del genere mi ha fatto non proprio piacere, ma quasi.

    :*

    RispondiElimina
  2. Amen! L'unico pregio della protagonista-autrice-regista sta nel fatto che, anzichè infestare il web con un blog, riversa le proprie pippe mentali su un diario. Si fosse fermata a quello, staremmo tutte meglio.
    Molto bello invece, in tema di news, "Don't Trust the Bitch in Apartment 23". Recensione coming soon, ma intanto te lo consiglio di cuore: a me è servito per riprendermi da "Girls", per dire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ce l'ho già nella lista di quelli "da provare a vedere" ^^ Quest'anno mi sono piaciuti pochissimi pilot nuovi, appena finisco di vedere tutti quelli che potevano interessarmi mi butto sul continuare le serie che già mi piacciono e sul recupero di Don't trust ^^

      ps: scusate gli errori di battutura nel primo commento, me ne sono accorta solo ora!

      Elimina